joi, 28 aprilie 2016

Colloquio intimo con Dio

Ritengo dunque auspicabile dire qui
qualcosa delle sofferenze che per me Tu hai sofferto,
o Dio di tutti.
Ti sei tenuto in piedi nel tribunale della creatura, in una
natura che era la mia;
Non hai parlato, Tu che doni la parola;
Non hai alzato la voce, Tu che crei la lingua;
Non hai gridato, Tu che scuoti la terra;
Non hai ruggito, Tu che sei la tromba che risuona
agli orecchi di tutti nella Maestà;
Non li hai biasimati, nonostante i tuoi benefici,
e non hai loro, nonostante le loro malvagità, chiuso
la bocca;
Non hai abbandonato alla confusione chi Ti abbandonava
ai tormenti della morte;
Non hai opposto resistenza, quando Ti legavano;
e quando Ti schiaffeggiavano, non Ti sei indignato;
quando Ti coprivano di sputi, Tu non hai ingiuriato,
e quando Ti davano pugni, Tu non hai fremuto;
Quando si facevano burle di Te, non ti sei corrucciato;
E quando Ti schernivano, non hai alterato il tuo viso.
Lo hanno spogliato della tunica che Lo ricopriva
come se Egli fosse impotente,
e di nuovo ve Lo hanno rivestito
come un detenuto incapace di fuggire...
Con la flagellazione, all`ultima ignominia
L`han consegnato in mezzo a plebaglia abietta;
han piegato il ginocchio per insultarlo
e gli han posto sul capo una corona per disprezzo
(cf. Mt 27,26-31).

Lungi dal darTi un attimo di tregua, o Fonte della vita,
T`hanno apprestato, per portarlo
lo strumento di morte.
Con magnanimità Tu l`hai accolto,
l`hai preso con dolcezza,
l`hai sollevato con pazienza;
Ti sei caricato, come fossi un colpevole, del legno
dei dolori!
Sulla sua spalla Egli ha portato l`arma di vita,
come il fiore di giglio delle valli (cf. Ct 2,1).
Ti han cacciato fuori come la vittima dell`olocausto;
Ti hanno sospeso come l`ariete impigliato al cespuglio per le
corna
(cf. Gen 22,13);

Ti hanno disteso sull`altare della Croce come una vittima;
Ti hanno inchiodato quasi Tu fossi un malfattore;
Ti hanno inchiodato come un ribelle;
Tu che sei la Pace celeste, quasi Tu fossi un brigante;
Tu che sei la grandezza inviolabile, come un uomo dei dolori;
Tu che sei adorato dai Cherubini, come un essere spregevole
(cf. Is 53,3)

Tu che sei la causa della vita, come degno
d`esser distrutto dalla morte;
Tu che hai esposto l`Evangelo,
come un bestemmiatore della Legge;
il Signore e il compimento dei Profeti,
come un trasgressore delle Scritture;
Tu che sei il raggio di gloria e il sigillo
di pensieri insondabili del Padre (cf. Eb 1,3),
come avversario della volontà di Colui
che Ti ha generato;
Tu che sei veramente Benedetto, come un esiliato;
Tu che hai sciolto il legame della Legge, come uno scomunicato
(cf. Gal 3,13);

Tu che sei un fuoco divoratore (cf. Dt 4,24), come un prigioniero condannato;
Tu che sei temibile in cielo e in terra,
come un uomo giustamente castigato (cf. Is 53,4);
Tu che sei nascosto in una luce inaccessibile (cf. 1Tm 6,16),
come uno schiavo terrestre!


         (Gregorio di Narek, Liber orat. 77, 1 ss.)